Retrospettiva antologica di Rodolfo Cristina – 3/12/1983


Amministrazione Comunale di Pozzallo

Retrospettiva antologica

del Maestro Rodolfo Cristina

Catalogo dell'antologica - 3 dicembre 1983

Mi convince l’insegnamento romano per il quale in ciascuno di noi vivono e sono inscindibili i due momenti del negotium e dell’otium, dell’affare e del tempo libero, dell’azione e della riflessione, della «cultura materiale» e della «cultura mentale».

Ciò posto, la qualità della vita reputo debba valutarsi dalla giusta commistione dei due momenti, tra loro complementari, seppur variabili in relazione alle vicende personali e sociali dell’individuo. Le tante esigenze primare della realtà pozzallese hanno fatto sì che negli ultimi anni il negotium prevalesse rispetto all’otium, momento questo che l’Amministrazione Comunale non ha mai volutamente trascurato tant’è che orta intende imporselo come prospettiva primaria con la dedizione e l’impegno di sempre.

Ci pare doveroso avviare questo nuovo corso con la retrospettiva antologica di Rodolfo Cristina sia perchè la mostra di un artista qualificato, quale egli è, offre sempre occasione di conoscenza e di nuovi rapporti umani, sia perché – appartenendo l’artista al nostro comune ceppo culturale – si possa stabilire una più stretta relazione, una maggiore corrispondenza tra pubblico e Autore.

E’ il genius loci che favorisce questa corripondenza.

Nei quadri di Cristina, infatti, si respira aria di casa nostra, pur non parlando l’Artista in vernacolo pozzallese o in dialetto siciliano, ma nella lingua colta della nostra tradizione pittorica.

«La cultura di Cristina – scrive Gualtiero da Vià – non è improvvisata; rimonta il tempo in rapporto alla scelta da lui operata». Tale scelta che in definitiva è una scelta di linguaggio, non è stata, a mio giudizio, operata da lui, ma si è operata in lui che alla fine ne ha preso atto per poi strenuamente difenderla. Non sta a noi stabilire se questo linguaggio rifletta o meno la realtà sociale in cui si mosse Cristina. Possiamo però affermare che ogni grande artista aspira a cambiare il mondo e che le sue opere sprigionano ansie che chiedono un mondo diverso. Non si tratta per questo di un’arte politica ma dell’aspirazione a svelare la natura nella sua autenticità, quivi compreso il sociale.

In qesta chiave possono anche leggersi le opere di Rodolfo Cristina che l’Amministrazione Comunale propone ai pozzallesi come un bene pubblico, la cui fruizione non potrà lasciarli nella stessa maturazione e ricchezza di spirito in cui si trovavano prima di visitare la mostra.

Almeno ciò è nei nostri voti.

 

Enzo Galazzo
Sindaco di Pozzallo

 

Comitato d’onore

Mons. Ottorino Alberti – Arcivescovo di Spoleto – Vescovo di Norcia
Barbara Alberti – Scrittrice
Natale Amodeo – Deputato nazionale
Dario Bellezza – Poeta
Nicola Bosa – Prefetto di Ragusa
Gesualdo Bufalino – Scrittore
Vincenzo Galazzo – Sindaco di Pozzallo
Filippo Garofalo – Presidente E.P.T. di Sicilia
Sebastiano Grasso – Critico d’arte del «Corriere della Sera»
Elio Pecora – Scrittore
Guglielmo Petroni – Critico d’arte
Franco Pitino – Presidente della camera di commercio di Ragusa
Giovanni Pluchino – Segretario provinciale della stampa di Ragusa
Carlo Arturo Quintavalle – Critico d’arte di «Panorama»
Riccardo Reim – Scrittore – critico letterario
Amelia Rosselli – Poetessa
Giuseppe Scifo – Presidente Amministrazione Provinciale di Ragusa
Antonio Veneziano – Poeta

Interventi

Enzo Galazzo
Mons. Ottorino Alberti
Natalino Amodeo
Henry Lee Bimm
Santi Bonaccorsi
Dario Bellezza
Attilio Sigona
Vincenzo Galfo

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