Rodolfo Cristina rivisitato nella sua casa di Pozzallo – Michele Giardina – La Sicilia 10/5/1983

UN UOMO, UN ARTISTA

Frequentavo casa sua a Pozzallo; la sua carica umana mi coinvolgeva; ho stimato l’uomo, ho imparato ad apprezzare l’artista.

Se ne andò il 23 aprile del 1979. Di lui parlano le opere. Sono le opre di un grande artista.

Ritratto maschile - 1967 - Olio su tela 60 x 50Impegnato a dare “vita” ad un suo dipinto, mi chiese un giorno: “Compare (mi chiamava così per affetto) vi piace?” “Abbastanza …” “ E a me no, per niente … Quell’uomo, quel contadino non ha vita, gli manca forza, non è autentico; il pennello non ha tradotto la realtà e persino il colore è stato infedele … no … non va bene”.

Accantonava la tela, poi dopo alcuni giorni ritornava a lavorarvi.

È stato un grande artista. Di lui scrisse Gualtiero da Via, Mauro Mauri, De Micheli, De Libero, Di Genova, Concetti, Berenice, Brissoni, Scorza, Guttuso, Fantuzzi, Mazzullo, Monteleone, Assenza, Schettini, Della Martora, Trimarco. Di Bartolomeo, mons. Ottorino Alberti, e molti altri critici d’arte.

Dell’uomo ricordo la Lealtà, l’amore per le cose semplici, la serena e costante ricerca della pace nel mistero della realtà. Dell’artista dico che fu grande … è grande. Rodolfo Cristina dona la vita alle sue creature; il tessuto pittorico di Cristina è fatto di immagini, luci, colori, magicamente proiettati in una dimensione universale. Ricchi di colori caldi, pastosi, intensi, forti, i paesaggi. In essi la luce della terra di Sicilia, la tipicità della campagna ragusana, l’odore del nostro mare. Se ne andò quattro anni fa in primavera. Di lui restano le opere, le opere di un artista geniale cresciuto alla scuola di Carrà, affermatosi nella Capitale, stimato dai più noti critici d’arte e conosciuto nelle più importanti città d’Italia.

Michele Giardina

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